Malato io? Sono Superman!”, disse Silvio. Berlusconi sempre più folle?

Se davvero, come ha indicato Veronica, Silvio è malato e ha bisogno di aiuto, l’ultima sua affermazione (“malato io? Sono Superman”) verrebbe a ulteriore conferma del preoccupante stato psichico del Cavaliere. Sarebbe la conferma che il probabile Disturbo Narcisistico di Personalità (DNP) che lo colpisce sta ormai degenerando, incontrastato, sul versante psicotico: da un lato del delirio paranoide (tutti lo stanno attaccando), dall’altro del delirio di onnipotenza superomistica (io attacco tutti), affermato – guarda caso – proprio a Danzica, nella città da cui 70 anni fa prese inizio la folle guerra voluta da un uomo che fondò sul mito del Superuomo la propria pazzia e la propria politica. In effetti è tipico dei disturbi con interessamento dell’area psicotica (e il DNP si situa proprio nell’area di confine che lega tra loro area della nevrosi e area della psicosi ) negare sia la propria “malattia” sia la necessità di essere aiutati: più coinvolta è l’area psicotica, più questa negazione è assoluta, onnipotente, necessaria. Se fosse così e se il “Premier” fosse solo un povero paziente, avrebbe diritto alla pietà e, qualora la accettasse, alla cura. Ma Berlusconi non è solo un povero paziente. È un uomo dal potere enorme, che può decidere della vita di tutti noi e, più o meno indirettamente, della morte di molti di noi, che abitiamo un paese sempre più devastato dal razzismo, dalla xenofobia, dalla omofobia, dalla mancata affermazione e dal mancato rispetto della legalità, dalla persecuzione della diversità, dalla minaccia alle libertà fondamentali, quali il diritto alla verità, all’opinione, alla libertà di stampa, alla diversità, alla umanità.

Ho visto le foto di chi è perseguitato dalla Polizia libica, ho sentito che oltre ai feriti ci sono i morti, che si aggiungono a quelli del Canale di Sicilia. Leggo di migliaia di giovani che passano l’esistenza tra una ubriacatura e l’altra, scippati di progettualità e futuro, di dignità e speranza. Sento di omossessuali picchiati, accoltellati, minacciati, impauriti. Intanto le famiglie sono devastate da gravi episodi di implosione omicida e suicida che portano a stragi micidiali. Ascolto di ospedali che non curano, di medici che non sanno fare diagnosi e cure, di malati che muoiono per errore di terapia. I nostri anziani ogni giorno più terrorizzati se ne stanno asseragliati in casa, sempre meno protetti da magistrati e da forze dell’ordine, a cui vengono tagliati i fondi più necessari.

Se anche ci fosse un piccolo dubbio che il Presidente del Consiglio sia davvero malato fino alla follia psicotica, come non pensare che tutte le gravissime situazioni appena descritte non siano, se non favorite, quantomeno non affrontate a dovere da un uomo incapace di ogni azione che non sia l’evoluzione della propria patologia? Se anche il minimo dubbio c’è, per tutti noi, a cominciare da chi circonda Berlusconi, esistono il dovere e il diritto etici della denuncia e della dissociazione da ogni sua iniziativa e affermazione. Se si abdica a questo diritto-dovere, si è complici. Io non voglio esserlo.